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Garbage In Garbage Out settembre 24, 2013

Posted by brzo in Change!.
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Javali In un lunedì di pioggia risulta ancora più sgradevole cominciare la settimana, ma nulla mi rende difficile carburare a dovere quanto l’apertura delle missive accumulatesi.
Riesco a prevedere con tragica accuratezza, ancora prima di mettere piede in ufficio, il numero di repliche fumose, note più o meno cordiali o pertinenti, reminder circostanziali, inviati nel weekend soltanto per proclamare la propria reattività senza davvero comunicare assolutamente nulla.
A ciascuna di queste normalmente risponderei, contribuendo anch’io ad alimentare questo maelstrom di non-informazioni, per un principio di pura e semplice cortesia professionale.

Forse è soltanto un malumore passeggero, il pranzo a base di hamburger carbonizzati non ha migliorato la giornata, ma comincio a rendermi conto di perdere una quantità di tempo imbarazzante a scrivere & scrivere senza poter aggiungere nulla di valore.
Garbage in – garbage out ho deciso di definirlo, in un moto perpetuo di frammenti inutili e confusi.
I dati che arrivano sono incompleti, ambigui, imprecisi, ergo le mie risposte approssimative sono giustificate e giustificabili.
Ma sempre cordiali e ricche di positività e spirito di collaborazione, of course.
Comincio a trovarlo frustrante..

Da domani tento un esperimento dalla profonda valenza sociale: rispondo solo e soltanto a ciò che è prioritario, puntuale e realmente significativo, il resto scivola rapidissimo verso la cartella C:\SPURGO del mio hard disk.
E vediamo cosa succede.
Nel peggiore dei casi contribuirò all’immagine di burbero insensibile che ho già abbozzato, e che dopotutto mi fa buon gioco, ricevendo una tirata d’orecchie e tornando eventualmente sui miei passi.
Ma se invece avessi ragione guadagnerò preziosissimo tempo per riequilibrare il mio precario work-life balance, riportandolo verso orizzonti sostenibili.

Anche perchè mi stavo domandando, chi riceve il mio lavoro migliore?
Troppo spesso non il mio cliente principale, e talvolta nemmeno il mio capo, bensì con orribile frequenza il grafomane impazzito che mi intasa a intervalli serrati di richieste di supporto, analisi, e consulenza astrologica.
Semplicemente perchè sa benissimo che pur di farlo smettere sono propenso a consegnargli un lavoro ineccepibile persino in anticipo sulle scadenze (gli presento anche un’amica carina, se promette di fuggire con lei in Patagonia..).
Soltanto che così facendo contribuisco a rendere premiante il suo (intollerabile) modo di fare.
E rendermene conto è stato come essere folgorati sulla via di Damasco, solo con temperatura tropicale e piogge orizzontali..

Quindi, sempre da domani (che è un giorno buono come un altro per cambiare abitudini), tento un secondo esperimento: replico con assoluta priorità a chi si pone in maniera corretta e collaborativa, lasciando ad accumularsi nei meandri della mia capiente Inbox tutte le richieste inconcludenti, scortesi, autoritarie e semplicemente arroganti oltre misura.

Quello che mi aspetto è di riuscire a trasmettere nel medio termine la chiara definizione che l’unica maniera di ottenere un buon output sia mandando un buon input.
Simple as that.

Di spazzatura continuerà ad arrivarne a badilate, non mi faccio illusioni, ma se riesco a filtrarla, ed a far uscire soltanto ciò che mi convince davvero, sono certo che sarà un netto e deciso guadagno tanto in serenità quanto in produttività.
Senza contare che tornerò ad avere il vivace appetito di un adorabile cucciolo di javali, invece che ruminare amarissima bile..

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